mercoledì 3 agosto 2016

Guadagnare con i banner? Ma per favore...

Se avete un sito web oppure un blog, magati vi ha sfiorato l'idea di riuscire "magicamente" a guadagnare senza fare praticamente niente, solo inserendo dei banner pubblicitari.
Non fatevi fregate, specie se il traffico sulla vostra pagina internet non supera i 100 e passa utenti al giorno. Non illudetevi di riuscire mai a guadagnare qualcosa: farete solamente pubblicità per quegli squallidi delinquenti senza ottenere nulla se non una bella arrabbiatura nel momento che vi accorgerete che vi hanno preso per i fondelli.
Non basta, tra l'altro, che le persone vedano i vostri banner, ma ci devono anche cliccare sopra e non è pensabile di farlo voi, dato che se ne accorgerebbero immediatamente o quasi per via dell'indirizzo IP e di altre cosette...
Spesso la truffa è accompagnata dal "minimo" pagabile, cioè dovrete accumulare come minimo 50euro di credito per la pubblicità esposta per poter richiedere un pagamento.
Io ho inserito, tanto per farvi un esempio concreto, banner sia su alcuni siti web che sul mio blog e dopo 3 anni (forse più) che li ho messi, ho raggiunto 20euro di credito. Meglio che niente, vero? Peccato che abbiamo cambiato  il taglio minimo di pagamento a 50euro... In pratica continuando di questo passo dovrei aspettare almeno 5 anni per poter chiedere di ricevere dei soldini,  a meno che magari poco prima non cambino il limite in 100 euro...
In sintesi, non sperate che qualcuno vi regali qualcosa, specie su internet e non fatevi prendere per il sedere, intanto LORO ci guadagnano sempre e vendono la pubblicità a prezzi alti che alla fin fine incassano solo loro.



mercoledì 6 luglio 2016

Sapone dentro la marmellata? No, no... qualcosa non va!

Tranquilli, non mi sono  bevuto il cervello più del solito, non ho fatto esperimenti assurdi.
Ho solamente realizzato due o tre cosette che mi hanno dato soddisfazione, anche se due sono ancora in lavorazione, cioè non sono ancora finite.
Vi spiego meglio...
Un'amica di mia moglie ci ha regalato tantissimi splendidi, grossi limoni  (di quelli non trattati, genuini, favolosamente biologici) ed abbiamo deciso di farli fruttare al meglio, cioè realizzando la golosissima Crema di Limoncello.
Come forse sapete, si fa utilizzando solo la buccia dei limoni ed una volta lasciate le bucce in infusione nell'alcool per 30 giorni  (sono ancora là, non sono ancora arrivato alla seconda fase della ricetta) ho pensato a come utilizzare il resto dei limoni. Spremerli solamente mi sembrava uno spreco e la ricetta originale della marmellata considerava anche le bucce.
Poco male, non mi sono perso d'animo ed ho variato il procedimento, realizzando ugualmente un'ottima marmellata di limoni. Ecco il filmato del tutorial, dove viene spiegata tutta la ricetta passo passo. Vi consiglio di provarla perchè il risultato  è stato ottimo.

Ma, quindi, che cosa c'entra il sapone?
Semplice, è un altro progetto, un'idea che mi ronzava in testa da tempo ma che per un motivo o per l'altro non avevo mai considerato veramente. Poi forse la noia, forse la voglia di creare qualcosa di nuovo, ho acquistato tutto l'occorrente e sono diventato una sorta di chimico pazzo ed anche se la fase finale del procedimento ( la stagionatura ) è ancora in corso, credo di essere riuscito al 100% a generare il mio primo sapone all'olio d'oliva artigianale, sano, genuino, anallergico e soprattutto... creato in casa. Seguite il video che è molto dettagliato.
Per le domande... come sempre scrivetemi.





giovedì 9 giugno 2016

Viaggia con Fabio... e due!

Seconda parte dei consigli che ho la presunzione di dare a chi desidera viaggiare, specialmente nella Repubblica Dominicana (ve l'ho gia' detto che e' un Paese favoloso? si, anche parecchie volte).
Date un'occhiata ai due video sottostanti.

l'assicurazione sanitaria

aiuto, si parte!!!


venerdì 20 maggio 2016

Viaggia con Fabio

Alt! Doverosa premessa.
Non ho la minima pretesa di insegnare qualcosa a qualcuno, non mi atteggio a "inventore", "genio" o "santone" come purtroppo accade nella maggior parte dei blog che ho visitato (dove si trova anche, ahimè, chi spiega come bollire un uomo o incollare due pezzi di cartone con la colla a caldo... giuro).
Nella mia vita ho fatto qualche viaggio e per necessità o per il fatto che sono genovese, quindi attento a non scialacquare i miei miseri capitali, sono riuscito a farlo riducendo al massimo i costi, lo stress ed i problemi.
Siccome non sono egoista, convidido la mia "tattica di viaggio" con chiunque abbia voglia di leggerla, sperando di essere d'aiuto. Vorrà dire che se qualcuno di voi riuscirà a trarne beneficio, magari potrebbe inviarmi una cartolina  (che adoro)... no? ;-)
Comincio, quindi, con 3 video nei quali affronto 2 aspetti importantissimi, cioè le "valigie" e la ricerca del "volo".

I bagagli

Il volo

Il volo - seconda parte

Seguiranno altri articoli sul medesimo argomento. Se avete bisogno di qualche approfondimento o che io affronti uno specifico problema, inviatemi un messaggio qua o direttamente su la mia mail.

martedì 3 maggio 2016

L'assistenza chat della RyanAir.


Stamattina mi sono rivolto al servizio di assistenza via chat della compagnia aerea RyanAir. Ho dovuto farlo perche' pare non esista nessun modo per fare domande ad un operatore via telefono se queste non riguardano due categorie (imbarchi per persone con mobilita' ridotta e... un altra che non ricordo).
Dopo aver atteso circa mezzora ho trovato la signorina Alexandra B. che mi ha risposto e mi ha chiesto di esporle il problema.

Le ho spiegato immediatamente che una mia parente all'imbarco aveva ricevuto la richiesta dell'email della persona che aveva effettuato il check-in online  (cioè io) ma non aveva saputo rispondere. Ha provato a telefonarmi ma erano le 5:00 quindi non ho potuto intervenire in tempo. Le ho quindi domandato se questa richiesta da parte degli operatori aeroportuali della RyanAir, non esaudita, avesse potuto precludere l'imbarco della persona a bordo dell'aereo.
Beh,  ho avuto seriamente l'impressione che Alexandra B. fosse una sorta di "bot", cioe' una sorta di software per computer configurato per rispondere alle domande piu' comuni, dato che, in pratica, continuava a non capire una beata mazza e mi parlava di penali di 45euro da pagare in aeroporto nel caso non fosse stato effettuato il check-in online.
Dopo un altro mio messaggio ancor piu' banale ed esplicativo, la presunta tipa ha risposto che mi ha gia' risposto e che posso consultare le faq (frequently asked questions, cioe' le domande fatte piu' comunemente) sul sito ed ha chiuso la chat, di botto.
Impressioni sull'assistenza via chat della RyanAir? Uno schifo totale, gestito male e nel caso si trattasse di "vere" persone, molto cafone e poco preparate.

martedì 26 aprile 2016

Ricetta della Torta...Cola


Lo so, è una cosa strana, ma ecco una ricetta sul mio blog.
E' la prima che metto (se non ricordo male), ma vi assicuro che questa torta è veramente una bomba e vale la pena di essere cucinata.
L'ho provata non molto tempo fa e dopo aver finito di storcere il naso dopo aver letto che tra gli ingredienti c'era anche la Cola Cola, ho pensato di provare a realizzare questa strana torta ed il risultato è stato imprevedibilmente ottimo.
Vi assicuro che è una delle migliori torte che io abbia mai cucinato e per di più è facile da realizzare e non richiede né tanto tempo né ingredienti strani ed assurdi.
Seguite il video e poi provate anche voi a cucinarla.
Lasciatemi un messaggio per dirmi come vi è venuta e se anche voi siete rimasti sorpresi dall'inattesa bontà.

Ah, importante! Ho purtroppo notato che molti dei messaggi che mi inviate, non mi arrivano, quindi se non ottenete entro due o tre giorni alcuna risposta da parte mia, significa che non ho ricevuto il vostro messaggio, quindi reinviatemelo (rispondo sempre a tutti, ve lo assicuro).


venerdì 8 aprile 2016

Kodi: non solo un "media center", ma un vero... miracolo informatico :)


Come posso definire Kodi in poche parole?
Oddio,  neanche con parecchie parole temo riuscirei a spiegare quanto questo software può addirittura rivoluzionare la vita alla gente... No, non sto affatto esagerando, ve lo posso assicurare e, sia chiaro, non voglio vendervi niente. :-)
Diciamo che se vi ritrovaste nella necessità di espatriare lontano dall'Italia (magari in Repubblica Dominicana?), dove la curvatura del pianeta non vi desse alcuna possibilità di ricevere i satelliti televisivi geostazionari che orbitano attorno al Bel Paese, in breve tempo, vi ritroverete in uno stato di isolamento mediatico, perderete il senso della realtà della Nazione che avete lasciato, non riuscendo più a seguire facilmente i notiziari, LE PARTITE DI CALCIO, in pratica la televisione italiana.
Per chi è andato via proprio per disintossicarsi da tutto questo, questo "isolamento" potrebbe risultare ottimo, cercato anzi ricercato. Per gli altri... no.
Certo, tramite internet è possibile riuscire a vedere qualche telegiornale, qualche partita (con interruzioni continue, linguaggi incomprensibili dei commentatori e risoluzione grafica oscena)... con Rai International qualcosa di riesce anche a vedere ma il canale e' orrido e ciò che offre non è lo specchio dell'Italia che conosciamo, cretetemi, lo so per esperienza.
In breve tempo la voglia di sbattersi per assistere a tutto ciò che ci fa sentire ancora italiani, passerebbe, sopraffatta dalla frustrazione di chi con un dato sforzo non riesce ad ottenere un risultato accettabile, quindi... beh, sensazioni negative a catinelle.
Perchè tutto questo "cappello" all'articolo? Perchè (e veniamo a bomba al punto) esiste un software che riesce a risolvere tutti questi disagi e si chiama, appunto, Kodi.
Kodi esiste per svariate piattaforme, cioè per computer con Windows (siano fissi, notebook o netbook), con una delle distribuzioni Linux (Ubuntu, Zorin, ecc.), con il sistema operativo della Apple (iMac ed affini), per tablet e smartphone (con Android).
Se utilizzate un computer potete anche collegarlo al vostro televisore ed utilizzarlo come una sorta di decoder evoluto. Esistono anche delle "scatolette" dal minimo ingombro (circa 20cm x 20cm x 5cm) che lavorano sotto Android e che possono essere perennemente collegate al televisore tramire una porta HDMI (anche solo una VGA o una DVI).
Personalmente preferisco dedicare un computer vero e proprio allo scopo, in modo da poterlo anche utilizzare con le sue altre funzioni. E' possibile anche acquistare con pochi euro su internet un telecomando che all'occorrenza sostituisce il mouse del computer, permettendo di gestire il tutto dal divano di casa o, ancor meglio,  una mini-tastiera dotata quindi anche di tasti con le lettere, in modo da potersi muovere liberamente con i comandi del computer.


Nel caso, invece, di un box tv android, solitamente il telecomando (anche se in formato "ridotto"). è già in dotazione.
Certo è, comunque, che ogni dispositivo deve essere configurato per poter utilizzare Kodi ed i suoi add-on (implementazioni, aggiunte) che lo rendono così... speciale.

ATTENZIONE!!! Quello che spiegherò in questo articolo è a titolo puramente didattico e ricordo che nel nostro Paese esistono leggi che vietano l'utilizzo  di software non del tutto legali o illegali, specie in materia di trasmissioni televisive (come le partite dei vari campionati), quindi manlevo ogni responsabilità circa l'uso che farete di questo tutorial (magari provatelo e poi rimuovetelo immediatamente dal vostro computer). Insomma, fatene ciò che volete ma... io non mi ritengo assolutamente responsabile. ;-)

Siete pronti per imparare ad installare e configurare Kodi? Seguite i due video tutorials.




lunedì 4 aprile 2016

Gli... abogados in Repubblica Dominicana.


Questo articolo non vuole essere nè  una denuncia nè un urlo di protesta verso uno degli aspetti più negativi della splendida Repubblica Dominicana, ma semplicemente una sorta di... avviso ai naviganti, affinchè nessuno venga imbrogliato o rischi problema giudiziali per colpa di determinati "personaggi" equivoci che si spacciano per avvocati.

Come  ho preannunciato nel video, ecco il link per poter visionare ed acquistare  su Amazon (se lo vorrete, ovvio) il mio racconto sulla mia esperienza dominicana, nella versione italiana ed in quella inglese. Se lo comprerete... beh, come minimo un bel "grazie" da parte mia. :-)
Diario di viaggio - Repubblica Dominicana  

domenica 21 febbraio 2016

Whatsap sul proprio computer? Facile!

Ho scritto, due post fa, un articolo dove spiegavo come riuscire ad installare Whatsap sul proprio computer in modo da riuscire a "collegare" quel software con Facebook o meglio come riuscire a forwardare, ad esempio, i video ricevuti tramite messaggistica di Facebook ad un amico che magari ha solamente il cellulare (o il tablet) ed utilizza esclusivamente Whatsap. Credo di essere stato chiaro e di aver fornito tutte le istruzioni per arrivare al risultato desiderato ma...
Qualche giorno fa un mio carissimo amico (Giampaolo) mi ha aggiornato su una nuova caratteristica di Whatsap che rendeva decisamente molto più facile arrivare al medesimo scopo e con pochissimi passaggi.
Come? Ve lo spiego.
Nelle impostazioni Whatsap del vostro smartphone (o tablet) troverete la dicitura "Whatsap web" (non posso spiegarvi dove sia, perche' a seconda che il vostro cellulare lavori sotto Android o sotto Windows o magari sia un iPhone, la locazione cambia). E' facile da trovare, comunque. 
Cliccate e, nel frattempo, andate sul computer sulla pagina Whatap Web 
Vi si presenterà un codice QR.
Sullo smartphone avrete una videata dove vi si spiegherà di scannerizzate un codice tramite il cellulare stesso . Cliccando su "Ho capito" andrete avanti ed avrete una schermata di cattura proposta attraverso la vostra telecamera posteriore.
Ora dovrete "fotografare" il QR code apparso sullo schermo del computer con il cellulare o meglio basterà che lo inquadriate entro i limiti indicati ed automaticamente avverrà il riconoscimento del codice e sul computer avrete la tradizionale videata di Whatsap.

Sul cellulare leggerete una conferma. Uscite tranquillamente dall'App.
Voilà, il gioco è fatto. Semplice vero?
Ah, il giochino del riconoscimento del QR code vi succederà molto spesso (cioè dovrete effettuarlo praticamente ogni volta che utilizzate Whatsap sul computer), ma intanto è questione di pochi secondi.
Buon utilizzo!

martedì 2 febbraio 2016

Come creare un eBook o come far pubblicare un proprio libro (Parte II)

Non me ne vogliate, ma per il momento non continuero' la spiegazione relativa a come far pubblicare un proprio libro (o e-book che dir si voglia). Ho notato che l'articolo precedente, quello con la prima parte, non e' stato seguito quindi invece di stare a lavorare come un matto e dedicare tempo ad un qualcosa che non interessa... evito :). Nel caso invece vi interessasse scrivetemi che mi mettero' sotto per farvi avere anche la seconda parte.

venerdì 22 gennaio 2016

Inviare su Whatsap i video ricevuti su Facebook

No, non crediate che sia una cosa stupidamente facile inviare su Whatsap dei video che vi sono stati inviati via Facebook Messenger, con il vostro cellulare o smartphone o tablet o... apparato Android.
Chi ci ha provato sa che dico l'esatta verità.
Come fare, quindi, per non farsi venire l'esaurimento precoce e perdere tantissimo tempo dietro a questo lavoro estenuante?
Semplice (dopo che ve l'avrò spiegato, ovvio)!
Dovete necessariamente disporre di un computer sul quale sarà installato il  browser Google Chrome (se non lo avete ancora, cliccate proprio sul nome del programma).
Una volta aperto Google Chrome, dove aggiungere un'estensione, cioè una sorta di  utility che sarà selezionabile in qualsiasi pagina web visitiate tramite un'icona posta in alto a destra.
Cliccate (dentro Google Chrome) in alto a sinistra sull'icona
poi sull'icona dello Web Store
A questo punto evidenziate la riga (in alto a sinistra) "Estensioni" ed in alto scrivere "Video Downloader All", dopodichè premete il tasto Invio.
Tra i risultati che otterrete, ci sarà sicuramente anche questo
(non sarà presente, a differenza dell'esempio, la fascetta verde diagonale in alto a sinistra, proprio perchè il ho l'estensione già installata).
Al posto di "Valutalo", avrete
Cliccate sopra ed installate questa utilissima estensione.
Noterete quindi un'icona blu con una freccia verticale bianca, nella sezione in alto a destra del vostro Google Chrome.
A questo punto possiamo entrare nel nostro Facebook... dalla porta di servizio, utilizzando non il solito indirizzo http://www.facebook.com ma quello destinato agli apparati mobili, cioè https://m.facebook.com/home.php
In questo modo avremo una visualizzazione non proprio consueta per il nostro computer, ma di sicuro familiare per il nostro smartphone.
Cliccate sull'icona dei messaggi
ed aprite il messaggio contenente il video che volete scaricare ed inviare con Whatsap.
Fate partire il video e prima che termini, cliccate sull'icona dell'estensione "Video Downloader" ed otterrete una videata simile
Cliccate su "Download" e salvate il video dove meglio credete (magari creando una cartella temporanea sul desktop).
A questo punto siamo riusciti a salvare sul nostro computer il video che ci hanno mandato, il che è già un grosso passo.
Come fare per inviare quel filmato sul nostro smartphone? Semplice, non lo facciamo!
Installiamo sul computer un altro software che, in pratica, simula Android e fa finta che il nostro computer sia "anche" uno smartphone.
Come? Semplice.
Installate BlueStacks cliccando proprio sul nome: il download del programma partirà  immediatamente ed automaticamente.
Mentre verrà scaricato (occupa circa 255Mb, quindi qualche minuto lo impiegherete), cliccate in basso a sinistra sulla minuscola freccetta posta vicino al nome del programma,
cliccando poi su "Apri al termine". In questo modo l'installazione del programma partirà subito dopo la conclusione del download.
Dovrete rispondere a qualche domanda che Bluestacks vi farà, ma sono quelle classiche di quando si configura  un cellulare intelligente per la prima volta, quindi... ne sapete di sicuro voi più del sottoscritto.
Quando tutto sarà installato e configurato, troverete proposto proprio Whatsap tra i vari programmi della pagina principale, quindi cliccate sopra  ed installatelo, fornendo un numero di cellulare dove, magari, non sia già installato Whatsap e configuratelo.

A quel punto cliccate sul programma che sarà quindi situato nella parte alta di Bluestacks, tra le App che avrete installato, cliccate a destra in alto su Contatti e successivamente sull'icona dove è stilizzata la testa di una persona con un "+" alla sua immediata sinistra.
Inserite quindi i dati relativi al contatto al quale volete inviare il video.
Cliccate sulla scritta Chat (posta tra Chiamate e Contatti) e selezionate, cliccando una volta, sul nome del destinatario del filmato.
Cliccate sulla "graffetta"
e successivamente su "Galleria"
Cliccate sui tre punti verticali  in alto a destra
poi optate per "Scegli da Windows"
A questo punto trovate e selezionate sul vostro computer il video che volete inviare e, una volta tornati su Whatsap, cliccate sul grosso tasto grigio con scritta bianca "Invia".
Basta. Stop. Finito.
Siamo riusciti ad inviare tramite Whatsap un video ricevuto su Facebook Messenger... barando (cioè facendo credere al nostro computer di essere uno smartphone). 

lunedì 18 gennaio 2016

Come creare un eBook o come far pubblicare un proprio libro (Parte I)

Anni fa, un po' per noia un po' per “ambizione”, mi ero messo a scrivere alcuni racconti che avevo la pretesa e l'ardire di chiamare “libri”. Addirittura quando ero ancora un ragazzino avevo scritto un racconto-romanzo ambientato nel mondo della tifoseria calcistica organizzata che avevo chiamato “Professione: tifoso” (nome che già sintetizzava quello che per moltissimi ragazzi era il proprio mondo e non solo una passione della domenica pomeriggio). Non ricordo quanto fosse lungo, di sicuro non moltissime pagine, ma ricordo bene che (per avere un parere esterno) l'avevo inviato ad una persona, pregandola di farmi avere il suo parere. Quel tizio (o tizia?) non l'avevo più sentito e tempo dopo, guardando i titoli dei libri sulle bancarelle che costeggiavano la strada che percorrevo per andare al lavoro, avevo notato un libro dal titolo molto simile se non addirittura uguale: avrei dovuto comprarlo per leggere se il contenuto era mio al 100% o se magari mi aveva rubato solamente l'idea, ma non me la sono sentita. Ho preferito restare con il dubbio per non deprimermi terribilmente.
Da quel giorno per un lunghissimo periodo di tempo non ho più scritto niente a livello di racconto-libro. Nel 2008, però, ho cominciato a premere i tasti del mio notebook e mi sono messo a descrivere una vacanza che avevo fatto in Grecia, nell'isola di Kos, perché era stata così... strana e troppo divertente per non essere raccontata a qualcuno.
Dopo aver concluso quel racconto, però, mi sono accorto che le pagine erano davvero poche, che non potevo competere con il numero di quelle contenute in un libro normale e quindi quel file è rimasto per un po' di anno archiviato nell'hard disk del mio computer, senza che facessi niente altro.
Nel settembre del 2010 ho fatto una vacanza che mi ha, poi, cambiato la vita, in Repubblica Dominicana ho conosciuto quella che è diventata mia moglie e l'inizio, quel racconto, l'ha avuto mentre ero ancora in aereo, incavolato nero con l'Air France, ignaro di come tutta quella vacanza sarebbe diventata per me un qualcosa che meritava veramente di essere narrato. Dopo aver scritto l'ultima riga del libro, mi sono accorto che, questa volta, le pagine erano decisamente più consistenti del racconto greco ed a quel punto il desiderio di riuscire a pubblicarlo si è fatto strada nella mia testa.
Già, pubblicare un libro... ma come? Se non sei uno scrittore conosciuto ed apprezzato, devi essere ricco o comunque essere disposto ad investire soldi sul tuo racconto, facendolo stampare, acquistandone te svariate copie e preoccuparti di distribuirlo e fare, quindi, marketing.
Teoricamente controllando in rete si possono trovare siti dove la frase “pubblichiamo gratis i tuoi libri” esiste ma andando a fondo si scopre che di gratuito c'è veramente pochissimo, che alla fine loro stampano gratis il tuo libro a patto che tu compri un tot di copie (e non parlo di 10 solamente)...
Quindi, con la consueta espressione di delusione sul volto, ho archiviato anche quel racconto sullo stesso computer e fino ai primi giorni del 2016 non ho fatto più niente.
Non ricordo quale sia stata la causa che ha fatto accendere la mia lampadina mentale, ma ad un certo momento si è accesa come una scritta al neon davanti ai miei occhi che diceva “Esistono gli eBook”.
E' vero! Adesso per pubblicare, per far conoscere un libro o un racconto qualsiasi (anche breve) non è obbligatorio stamparlo su carta, ma è possibile convertirlo in eBook (libro elettronico) e pubblicarlo in rete. Certo, c'erano ancora mille quesiti da risolvere per arrivare dall'idea alla realizzazione, ma la strada era quella giusta ed era il caso di spolverare i miei due racconti, perché esistevano svariate possibilità in merito alla loro pubblicazione.
Cosa bisogna, quindi, fare per realizzare un eBook e farlo pubblicare?
Andiamo per gradi, per passi.
  1. Scrivere un racconto utilizzando un determinato formato (su Amazon è consigliato US Letter) per avere una dimensione del carattere ed un'impaginazione ben definita. E' possibile comunque formattare il testo in un secondo tempo, quindi... supponiamo di seguire questa strada e di scriverlo un po' come meglio ci aggrada.
  2. Leggerlo due o più volte e correggere tutti gli errori, prima con il controllo ortografico offerto del programma (utilizzate OpenOffice Writer, che è un software favoloso e gratuito; potete scaricare l'intero pacchetto su http://www.openoffice.org ), poi ascoltandone la forma, riga dopo riga (ricordatevi che se scrivete “io ho andato”, magari il controllo automatico non segna alcun errore...).
  3. Farlo leggere da almeno una persona, in modo che controlli gli errori che vi saranno sicuramente scappati.
  4. Scaricare (da http://sigil-ebook.com/) ed installare il programma Sigil che è un software a dir poco favoloso che crea gratuitamente e discretamente semplicemente gli eBook.
  5. Tornate al vostro racconto con OpenOffice Writer e salvatelo in formato .html
  6. Aprire Sigil, scegliere Modifica, poi Impostazioni, poi Pulisci il sorgente e cliccare su HTML Tidy, poi confermare con OK.
  7. Scegliere File, Apri, trovare la cartella dove è archiviato il racconto (in formato HTML), variare il tipo di file da trovare da File EPUB a FILE HTML, appunto. Selezionare il racconto desiderato, poi cliccare su Apri.
  8. Ora occorre dividere il racconto in capitoli, posizionando il cursore proprio all'inizio e cliccare su questa icona

  9. Cliccare immediatamente dopo su un'altra icona, in modo da formattare il paragrafo e renderlo riconoscibile ed utilizzabile da Sigil.
  10. Allineare l'eventuale titolo del capitolo come si desidera: io, ad esempio, lo pongo sempre al centro, quindi clicco su un'altra icona
  11. Se lo si desidera cambiare il nome ai capitoli, che man mano si creeranno sulla sinistra, cliccando con il tasto destro del mouse e scegliere Rinomina.

  12. Alla fine creare l'indice dei capitoli, semplicemente cliccando su questa icona.
  13. Premere poi il tasto F8, in modo da entrare nella schermata dell'editor di metadati.
  14. Cancellare tutte le righe, una per una, selezionandole e successivamente scegliendo Rimuovi.
  15. Inserire il titolo dell'eBook, il vostro nome (come Autore) e controllare che la lingua sia “Italiano – Italia”, quindi premere OK.
  16. Dopo tutto questo lavoro è necessario validare il nostro eBook, cioè controllare se ha qualche errore oppure se è pronto per... il lungo viaggio. Premere quindi l'icona sottostante ed incrociare le dita.
  17. Se la risposta è positiva, salvare il file il formato ePub ed uscire da Sigil.
  18. Aprire il vostro browser preferito (il mio è Google Chrome) ed andare sul sito http://www.lulu.com
  19. Registratevi in pochi passi e, ovviamente, gratuitamente.
  20. Cliccate in alto su “CREA” e scegliere “EBOOK”.
  21. Confermare cliccando su “CREA IL TUO EBOOK”.
  22. Cominciare il vero e proprio inserimento su Lulu.com del racconto indicando il titolo (Nome e Cognome saranno già compilati).
  23. Selezionare “Vendi il tuo libro” (quasi sicuramente lo sarà già) e poi “Salva e continua”.
  24. Il passo che segue è molto importante per il nostro racconto, dato che gli viene assegnato un codice unico e gratuito, che indica che Lulu.com è il vostro editore e lo rende rintracciabile a livello mondiale, cioè il codice ISBN (una sorta di codice fiscale, una carta di identità per il racconto).
  25. Selezionare “Ottieni un ISBN gratuito da Lulu.com” e cliccare su “Salva e continua”.
  26. Nella schermata seguente avremo il nostro codice ISBN che useremo immediatamente, ancor prima di fare l'upload del nostro racconto su Lulu.com.
  27. Lasciamo in sospeso Google Chrome e la pagina aperta su Lulu.com, annotando (o facendo “Copia”) il codice ISBN.
  28. Aprire nuovamente Sigil e, ovviamente, il file del nostro racconto in formato EPUB.
  29. Una volta caricato, cliccare su questa icona oppure premere il tasto F8 per aprire l'editor di metadati.
  30. Aggiungere il codice ISBN appena ottenuto cliccando su AGGIUNGI BASIC.
  31. Cliccare su “IDENTIFICATORE: ISBN” e OK.
  32. A questo punto torneremo alla maschera dell'editor di metadati.
  33. Cliccare due volte sul campo VALORE relativo alla riga IDENTIFICATORE ed aggiungere il codice ISBN ottenuto su Lulu.com
  34. Premere OK
  35. Salvare il nostro eBook, sempre nel formato EPUB e tornare a Google Chrome, proprio nella schermata che avevamo appena lasciato.
  36. Andare avanti premendo “Salva e continua”.
  37. La videata che ci si presenta è cruciale per la pubblicazione del nostro libro, dato che sarà lì che lo inseriremo e dove sarà controllato. E' necessario dagli, quindi, una bella ed attenta occhiata.
  38. Ho evidenziato con una freccia verde un campo molto importante, dove ci viene proposto di scaricare un determinato formato che è quello da utilizzare per compilare il nostro racconto. Se abbiamo già utilizzato quel formato durante la creazione con OpenOffice Writer, non ci sono problemi, altrimenti scaricatelo, apritelo e copiateci “dentro” tutto il racconto, formattato come abbiamo deciso noi inizialmente. Dopo averlo salvato (ricordate, in formato HTML, bisognerà seguire nuovamente i passi dal 6 in poi, anche se naturalmente alcuni li salterete (siete già registrati su Lulu.com).
  39. Il vero e proprio inserimento del nostro eBook è indicato dalle frecce rosse che indicano che prima dovrete sceglierlo all'interno del vostro computer e successivamente, caricarlo (prima click su SCEGLI FILE, trovarlo, poi CARICA IL FILE).
  40. Se non ci otterranno segnalazioni di errore si potrà aprire una bella bottiglia di spumante e brindare al fatto che state per diventare autori di un libro elettronico pubblicato online.
  41. Siamo a buon punto ma non abbiamo ancora finito: il resto... al prossimo articolo.

martedì 12 gennaio 2016

Sono ancora vivo e.. vado di eBook.


Ebbene sì, sono ancora tra i vivi e non ho abbandonato definitivamente questo blog. 
Perdonatemi... sto patendo una sorta di "blocco dello scrittore" ma vi prometto che prima o poi ritornerò ad annoiarvi con i miei articoli. 
Intanto vi propongo di acquistare due racconti che ho scritto e che sono riuscito a far pubblicare nella versione eBook con un sistema che, spero, sia valido come sembra. 
Proviamolo, collaudiamolo, testiamolo e se darà i frutti sperati e si rivelerà serio ed affidabile, allora ve lo proporrò, come sempre, spiegando per filo e per segno i passi da seguire per... "emularmi". 
Ritornando ai due racconti, sono due diari di viaggio ma se il primo (quello relativo ad una vacanza che ho fatto nel 2008 in Grecia, nell'isola di Kos) è decisamente un diario di viaggio raccontato in modo semiserio, il secondo è più un diario di "vita" dove racconto come una vacanza me l'ha cambiata completamente e come sia vero il modo di dire "le cose belle ti possono capitare all'improvviso, quando meno te le aspetti". 
Vi ho incuriosito? Allora seguire i links sottostanti e se volete... acquistateli (costano 2euro il primo e 4euro il secondo). 
Ah, il secondo come è facile capire, per chi mi conosce o mi segue, parla del mio rapporto con la Repubblica Dominicana.

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